
È uscito il numero 3 di «Schermi. Storie e culture del cinema e dei media in Italia», dedicato a Davanti allo schermo. I cattolici tra cinema e media, cultura e società (1940-1970) [1], a cura di Elena Mosconi. Il fascicolo si apre con un’ampia introduzione della curatrice, la quale, sulla base delle risultanze delle ricerche presentate, sottolinea «la varietà delle posizioni presenti nel mondo cattolico, l’esistenza di schieramenti eterogenei e di atteggiamenti contradditori». La scaletta del numero, infatti, spazia dal saggio di Augusto Sainati su Cattolici doc? Definizioni, etichette, incertezze tra l’Italia e l’estero al contributo sul cineforum cattolico di Elena Mosconi. Vengono, inoltre presi in considerazione figure come Luigi Gedda nel ruolo di animatore dei Comitati civici (Simona Ferrantin e Paolo Trionfini) e Luigi Veronese, presidente dell’Azione cattolica nel secondo dopoguerra (Gianluca della Maggiore). Al caso della Communio et progressio è dedicata, invece, la messa a fuoco di Dario Edoardo Viganò, mentre Alessio Scarlato si concentra sul miro del neorealismo in Bazin e Ayfre. Sul “divismo” cattolico durante il pontificato di Pio XII si sofferma Federico Vitella, aprendo idealmente il terreno alla ricostruzione di Mariagrazia Fanchi sulle commissioni di revisione. Al ruolo degli esercenti, infine, è dedicato l’approfondimento di Daniela Treveri Gennari.