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Gioventù femminile di Azione cattolica, 1918-1970 (Gf)

Versione stampabile
Gioventù femminile di Azione cattolica, 1918-1970 (Gf)
 
Consistenza
buste 420 (ml 38)
 
Soggetto produttore
Gioventù femminile di Azione cattolica. Presidenza centrale
 
Storia istituzionale
La Gioventù femminile cattolica italiana (Gfci) viene fondata a Milano da Armida Barelli per incarico del card. Andrea Carlo Ferrari, arcivescovo di Milano, nel 1917, come associazione diocesana. L’anno seguente Benedetto XV dà mandato alla stessa Barelli di estendere l’organizzazione a tutta la nazione.
Nell’autunno dello stesso 1919 la Gf viene incardinata nell’Unione femminile cattolica italiana (Ufci), nuovo organismo di coordinamento dei rami femminili di Azione cattolica che comprende anche l’Unione donne, e dal 1924 anche le universitarie cattoliche. La Barelli resterà presidente fino all’ottobre del 1946, e per questo la sede della presidenza centrale resta a lungo a Milano, dove la stessa Barelli ricopre l’ufficio di tesoriera dell’Università Cattolica.
Dopo la chiusura dei circoli giovanili, e gli accordi del settembre 1931 col regime fascista, la Gf muta il nome in Gioventù femminile di Azione cattolica, e aggiorna lo statuto secondo le nuove direttive. L’iniziale distinzione delle socie di Gf in effettive e aspiranti, nel corso degli anni si arricchisce di nuove sezioni (studenti, lavoratrici, rurali, signorine, beniamine, angioletti).
La stampa associativa segue queste specializzazioni con edizioni dedicate del periodico nazionale «Squilli di risurrezione» fino alle soglie degli anni Sessanta, quando viene sostituito da «Incontro di gioventù». Per soddisfare le varie esigenze di formazione delle socie, la presidenza della Gf pubblica una ricca serie di testi, prima come sezione particolare dell’Editrice Vita e Pensiero dell’Università cattolica, poi, negli anni della presidenza romana, con una propria casa, l’Editrice di gioventù, fino all’unificazione dell’Azione cattolica nel 1969.
 
Storia archivistica
Il fondo ha subito varie vicissitudini, anche in conseguenza delle varie sedi della presidenza e della divisione tra Nord e Sud che si è venuta a creare durante la seconda guerra mondiale. È facile notare la scarsa consistenza delle carte che riguardano gli anni fino al 1946. In effetti la documentazione principale di quel periodo si trovava presso la sede milanese, dove l’associazione era legata nella persona della Barelli all’Università cattolica del Sacro Cuore; un bombardamento nell’agosto del 1943 causò la parziale distruzione dell’archivio “personale” di Armida Barelli, e di una parte di quello del Centro nazionale.
A Roma le carte hanno seguito la presidenza Gf nelle varie sedi: largo Cavalleggeri 32, piazza Pia 1, e dal 1955 alla Domus Mariae in via Aurelia 481. Già questi vari trasferimenti possono aver causato dei guasti nell’ordinamento originario delle carte, ma l’evento più problematico, per le carte della Gf come per quelle di tutti gli altri rami di Ac, è stato senz’altro il passaggio dell’unificazione (1969). Non esistendo un’organizzazione archivistica centrale di deposito e conservazione presso la quale versarli, i singoli fondi sono stati dislocati in vari luoghi. Il fondo Gf rimase negli scantinati della Domus Mariae fino alla fondazione dell’Istituto Paolo VI nel 1978, quando venne recuperato, ricondizionato e sommariamente descritto in un elenco provvisorio.
 
Modalità di acquisizione       
Il fondo è di proprietà dell’Istituto Paolo VI, dopo il trasferimento istituzionale del 1978.
 
Ordinamento e struttura
Il fondo si struttura in otto principali serie, così definite:
serie 1. Organi direttivi (Presidenza, Consiglio centrale, Consiglio superiore).
serie 2. Sezioni, movimenti, opere.
serie 3. Rapporti con la presidenza generale, rami e movimenti Aci.
serie 4. Rapporti con altre organizzazioni cattoliche.
serie 5. Rapporti con enti vari.
serie 6. Formazione religiosa e culturale.
serie 7. Tesseramento e relative statistiche.
serie 8. Rapporti internazionali.
 
Strumenti archivistici
Elenco sommario contestuale all’atto dell’acquisizione; nuovo elenco elaborato sul precedente con suddivisione delle voci in serie, ordinate anche cronologicamente.
 
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, previa autorizzazione del direttore dell’Istituto, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all’identità personale.
 
Bibliografia
Armida Barelli, La sorella maggiore racconta. Storia della GF dal 1918 al 1948, Edizione critica a cura di Simona Ferrantin e Paolo Trionfini, Ave, Roma 2015 [I ediz. Vita e Pensiero 1949].
 
 
Allegati: