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Alba Lazzaretto

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Alba Lazzaretto, laureata in materie letterarie all’Università di Padova con il massimo dei voti e la lode, ha conseguito il Dottorato di ricerca in Storia della società europea presso l’Università di Pavia. Dopo aver insegnato nei licei, è divenuta nel 1995 ricercatrice di Storia contemporanea all’Università di Padova, e professore associato confermato dal 2005 al 2018. Ha ottenuto l’abilitazione nazionale a professore ordinario nel 2013. Dal 2014 al 2016 è stata direttrice del Centro per la storia dell’Università di Padova.
Fa parte di comitati scientifici di vari istituti culturali: Accademia Olimpica, Fondazione Turati, Istituto per la storia del movimento cattolico in Italia Paolo VI, Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea Ettore Gallo, Centro studi e documentazione «Presenza donna», Fondazione Mariano Rumor. Partecipa alla redazione delle riviste: «Ricerche di storia sociale e religiosa», «Annali» della Fondazione Rumor, «Quaderni per la storia dell’Università di Padova». Fa parte del Comitato scientifico della Casa Editrice FrancoAngeli per la collana «Temi di Storia». È socia fondatrice dell’Istituto per le ricerche di Storia sociale e religiosa.
Ha affrontato numerose tematiche di ricerca, in particolare analizzando la storia socio-religiosa veneta nei suoi aspetti istituzionali, pastorali ed economici. Ha ricostruito la biografia di Ferdinando Rodolfi, vescovo di Vicenza dal 1911 al 1943, nel contesto del modernismo e della politica repressiva della Curia romana. Basandosi su migliaia di dati relativi al patrimonio beneficiale delle parrocchie vicentine del primo Novecento, ha potuto delineare su basi statistiche e comparative la condizione economica del clero curato.
In un successivo studio sulle conferenze episcopali trivenete ha indagato l’atteggiamento politico, pastorale, amministrativo dell’episcopato tra le due guerre. Ha studiato il femminismo del primo Novecento, in particolare analizzando la figura di Elisa Salerno, una cattolica combattiva ed estremamente innovatrice nel suo pensiero e nelle sue battaglie. Si è occupata di storia della Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana), nel contesto veneto del ventennio fascista, approfondendo i rapporti col regime ma anche considerando questo fenomeno associativo dal punto di vista della “sociabilità”. Un ulteriore filone di ricerca si è rivolto alla rivoluzione del 1848-1849, con particolare attenzione all’atteggiamento del clero lombardo-veneto rispetto ai movimenti rivoluzionari e patriottici. Si è occupata di didattica della storia, di storia dell’Azione cattolica dall’Unità ai nostri giorni, con un approfondimento sulla formazione delle masse cattoliche venete nel ventennio fascista. Ha approfondito alcuni aspetti relativi alla formazione del capitale umano e sociale mediante l’analisi delle attività associative e degli istituti educativi cattolici e laici.
Analizzando la biografia di Giulio Alessio, esponente del liberalismo radicale (deputato dal 1897-1924), ha affrontato temi relativi alla storia del liberalismo e dell’antifascismo.
Si è occupata inoltre di un argomento del tutto inedito, quale il “Parlamento interalleato” durante la Prima guerra mondiale. Da ultimo ha studiato la storia dell’Università di Padova, dal secondo dopoguerra fino alla contestazione sessantottesca e agli anni di piombo.