«Dialoghi», il secondo numero del 2025
È uscito il secondo numero del 2025 di «Dialoghi», la rivista culturale trimestrale promossa dall’Azione cattolica italiana in collaborazione con l’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI e l’Istituto Vittorio Bachelet. Il fascicolo, dedicato al tema Informazioni e cultura. L’alleanza da ricomporre, viene presentato nell’editoriale di Piero Pisarra su Il lamento non udito della pace, che anticipa la sezione In primo piano dove sono raccolte le riflessioni di Giuseppe Notarstefano e Sandro Calvani. Il dossier tematico su Informazione e cultura è stato curato da Luca Micelli, Piero Pisarra ed Enzo Romeo, con i contributi di Enzo Romeo, Fabio Bolzetta, Ruggero Eugeni, Cosimo Accoto, Silvia Guidi e un contributo a sei mani di Ermanno Ferretti, Rosy Russo e Giovanni Berti. La rubrica Eventi & idee ospita, invece, gli approfondimenti di Marco Iasevoli ed Erminia Foti. In Il libro & i libri, compaiono le recensioni compilate da Maurizio Aliotta, Alfonso Lanzieri, Gerardo Cerbasi e Barbara Ghiringhelli. Chiude il numero il profilo di Fernando Millán Romeral su Tito Bransdma, martire della verità.
L’Azione cattolica negli anni Settanta
È uscito presso l’Editrice Ave, nella collana «Ricerche e documenti», il volume L’Azione cattolica negli anni Settanta. Scelte e percorsi dell’Ac dopo la riforma dello Statuto del 1969 curato da Marta Margotti e Paolo Trionfini. La pubblicazione, realizzata grazie al contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, raccoglie gli esiti di ricerche svolte su documentazione d’archivio inedita e su moltissimi periodici, presentate nell’ambito dell’omonimo convegno organizzato dall’Isacem nel novembre dello scorso anno. Il volume mira dunque a presentare e riflettere sui dibattiti interni e le successive tensioni provocate dalla “scelta religiosa” seguita al nuovo Statuto del 1969, che comportò l’inizio del processo di unificazione organizzativa e lo sviluppo di un nuovo atteggiamento dell’associazione rispetto alla politica, in particolare verso la Democrazia cristiana. In allegato, l'indice e l'introduzione.
La nuova Sezione storica del canale YouTube dell’Isacem
Come parte del progetto pluriennale di analisi, descrizione e digitalizzazione dei materiali dell’archivio sonoro e audiovisivo, l’Isacem ha inaugurato la Sezione storica del suo canale YouTube. L’obiettivo è quello di popolare, nel corso del tempo, questa nuova sezione con fonti audiovisive riversate in digitale che raccontano la storia dell’associazione, dei suoi rami e di enti e istituzioni a essa collegati. Il primo documento messo a disposizione è il documentario Baschi Verdi, realizzato nel 1948 a cura dell’Ufficio cinematografico della Giac in occasione della grande adunanza di tre giorni del ramo giovanile maschile dell’Ac tenutasi dal 10 al 12 settembre per festeggiare i suoi 80 anni di vita, con l’arrivo a Roma di 300.000 militanti da tutta Italia. Il filmato aveva lo scopo di mostrare «l’immensa macchina organizzativa» messa in campo per «il più grande convegno giovanile della storia». All’Isacem è conservata la pellicola originale, che è stata riversata in digitale, e anche numerosi tagli che non sono stati utilizzati per la realizzazione del filmato definitivo.
Digitalizzato e pubblicato online l’Annuario dell’Azione cattolica del 1954
Vista l’importanza documentale e le numerose richieste provenienti dagli studiosi di storia locale e diocesana, l’Isacem ha provveduto alla digitalizzazione e messa a disposizione degli utenti, tramite il portale online La storia nelle carte, dell’Annuario dell’Azione cattolica italiana, volume del 1954 con cui la Presidenza generale intendeva – come si legge nell’introduzione curata dall’allora presidente centrale Luigi Gedda – «fare il punto della situazione organizzativa» riportando «i caratteri essenziali dell’associazione nell’anno di grazia 1954» al fine di evidenziare «lo sviluppo quantitativo e tecnico dell’Azione Cattolica Italiana». Il documento, diviso per regioni e diocesi, permette di svolgere un’analisi generale sulla presenza dell’Ac nel paese e un approfondimento delle figure dirigenziali che in quel periodo guidavano l’associazione anche nei contesti periferici.