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La porta del cielo di Vittorio De Sica a Los Angeles

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Un documento sul film dall'archivio dell'Isacem

Dal 28 febbraio al 3 marzo 2023 si è tenuta a Los Angeles l’VIII edizione di Filming Italy - Los Angeles, dove è stato proiettato La porta del cielo. Già in occasione della Festa del Cinema di Roma, dopo il restauro integrale curato dalla Cineteca nazionale, il film La porta del cielo è stato proiettato in anteprima mondiale presso la Casa del Cinema, il 16 e 17 ottobre 2022. L’opera, commissionata nel 1944 dall’Azione cattolica italiana, che ne ha sempre detenuto i diritti, fu realizzata da Vittorio De Sica. Considerato un film minore del grande regista, è in realtà un’opera importante, come sottolinea il conservatore della Cineteca nazionale del Centro sperimentale di cinematografia Alberto Anile. Il restauro è stato un’impresa, perché a causa della perdita dei negativi il film è stato rilavorato dalla Cineteca nazionale a partire da materiali infiammabili, con immagini lacerate e un sonoro spesso incomprensibile, riportando così alla luce del proiettore un «tesoro leggendario ma misconosciuto». L’operazione è stata supportata dal CSC, dall’Azione cattolica italiana e dall’Associazione Officina cultura e territorio, con il coordinamento del Centro CAST di UniNettuno e il supporto scientifico dell’ISACEM.La proiezione è stata introdotta da Christian De Sica, figlio del regista Vittorio e della protagonista Maria Mercader. Subito dopo il film di De Sica è stato proiettato il documentario Argento puro, realizzato da Matteo Ceccarelli durante le fasi di restauro del film. Sul sito del Cast è presente una ricca rassegna stampa dedicata all'evento. La trama racconta del “treno bianco” che porta gli ammalati a Loreto: c’è il ragazzino con le stampelle (Cristiano Cristiani) accompagnato da una giovane amica (Maria Mercader), l’uomo d’affari invalido (Giovanni Grasso jr) scortato da due avidi nipoti, il cieco (Massimo Girotti) aiutato dal compagno che ha causato l’incidente (Carlo Ninchi), la vecchina (Elettra Druscovich) che cerca la grazia di un’armonia familiare, il celebre pianista (Roldano Lupi) con la mano paralizzata che medita il suicidio... Tutti sperano in un prodigio, ma i veri miracoli che accadranno a Loreto non saranno quelli che si aspettano.