Un laboratorio politico: Roma, la S. Sede e l’Italia (1943-1944). Gruppo di ricerca
La recente apertura dei fondi d’archivio relativi al pontificato di Pio XII permette di approfondire il periodo fondamentale del passaggio dalla fine dei regimi nazifascisti alla vita democratica del secondo Novecento considerando la triangolare relazione tra S. Sede, Italia e dinamiche internazionali. All’interno di tale prospettiva di lungo respiro, paradigmatica si presenta la breve ma intensa fase che va dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944, segnata dell’occupazione nazista di Roma, campo di ricerca degno di maggiore approfondimento da parte degli studi in quanto momento che precede e prepara nel dibattito delle istituzioni e delle forze politiche l’avvento dell’assetto democratico e repubblicano.
In particolare, anche alla luce della pubblicazione degli inventari della Nunziatura in Italia e della Commissione Soccorsi, appare cruciale il periodo 1943-1944, quando in Roma il Vaticano ha esercitato un ruolo di assoluto rilievo a fronte del legittimo governo del Regno d’Italia, dell’occupante tedesco (con diversi canali di interlocuzione), del movimento antifascista patriota e del governo fascista repubblicano; un ruolo rafforzato dalla neutralità dello Stato della Città del Vaticano e dalla sua realtà extraterritoriale nel cuore della capitale italiana. Nell’occasione, peraltro, non si tratta solo di acquisire nuove fonti, ma di porre nuovi interrogativi alla documentazione già nota e a quella solo ora disponibile, per indagare in maniera più approfondita le sfide che la S. Sede dovette affrontare.
Il ruolo autorevole svolto dal Vaticano a Roma si prospetta, comunque, più intenso rispetto a quello fin qui rilevato dalla storiografia, riguardando non solo le dinamiche che hanno portato alla liberazione della capitale d’Italia, ma anche le strategie vaticane in relazione alla costituzione di un tessuto civile a fondamento della vita politica democratica da ricostituire in Italia, nel contesto internazionale segnato dalle alleanze militari nella guerra in corso. Si tratta insomma di investigare un vero e proprio laboratorio culturale e politico, in cui prendono forma indirizzi che saranno sviluppati nella S. Sede e nell’Italia democratica degli anni seguenti, con effetti determinanti non solo sullo sviluppo del mondo cattolico, ma sugli assetti civili e politici dell’Italia stessa, nel quadro internazionale del Dopoguerra.
II 14 settembre 2021 è stato promosso presso la LUMSA un primo workshop su Lo stato della documentazione archivistica, momento di confronto organizzato dal gruppo di ricerca. L’iniziativa, moderata dal coordinatore Andrea Ciampani, ha previsto gli interventi di G. Coco, S. Prauser, A. Gionfrida, O. Di Tondo, C.M. Fiorentino, A.A. Glielmi, S. Ferrantin, M. Macchi, e a seguire una discussione introdotta da Lutz Klinkhammer e Andrea Ungari.
II 25 febbraio 2022 si è realizzata una seconda giornata di studio presso l'Istituto storico germanico di Roma su L’evoluzione storiografica negli ultimi trent’anni: temi e prospettive, secondo momento di confronto organizzato dal gruppo di ricerca. L’iniziativa, moderata dai coordinatori Andrea Ciampani, Andrea Ungari e Lutz Klinkhammer, ha previsto gli interventi di A. Varsori, M.M. Aterrano, L. Klinkhammer, C. Gentile, R. Melegari, M. Napolitano, P. Valvo, A. Argenio, C.M. Fiorentino, T. Piffer, A. Santagata, con un ampio dibattito finale.
Il 26 aprile 2023 si è tenuto l’incontro Archivi di un laboratorio politico: Roma 1943-1944, in occasione della pubblicazione del numero monografico della rivista «Res Publica» 31/2022, che contiene anche un saggio di Simona Ferrantin dedicato al patrimonio dell’Istituto: Roma città aperta. Le fonti dell’ISACEM. L’evento si è tenuto mercoledì 26 aprile 2023 alle ore 16.00, presso l’Università LUMSA (via Pompeo Magno, 28), ed è stato presieduto da Paola Carucci (IRSIFAR). Dopo i saluti introduttivi di Maurizio Gentilini (Associazione nazionale partigiani cristiani) e Alberto Lo Presti (LUMSA), sono intervenuti Daniel Ponziani (Archivio del Dicastero per la dottrina della fede) e Giovanna Tosatti (Università della Tuscia), con le conclusioni del curatore del numero Andrea Ciampani (LUMSA). In allegato, il programma.
Nelle giornate del 4 e 5 giugno, presso l’Aula Giubileo dell’Università LUMSA, in via di Porta Castello 44, si è tenuto il Convegno finale Un laboratorio politico: Roma, la Santa Sede e l’Italia (1943-1944), che ha dato occasione di presentare gli studi condotti dal gruppo di ricerca.
Prof. Alberto Lo Presti – Prof. associato Università LUMSA
Prof. Andrea Ungari – Prof. ordinario Università Guglielmo Marconi
Prof. Thomas Kroll – Prof. Università Jena
Prof. Paolo Trionfini - Prof. associato Università di Parma
Ufficio storico dello Stato Maggiore dell'Esercito
Deutsches Historisches Institut in Rom/ Istituto storico germanico di Roma
Österreichische Historische Institut in Rom/ Istituto storico austriaco a Roma
Istituto per la storia dell'Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI (Isacem)
Associazione nazionale partigiani cristiani