Pier Luigi Romanelli, 1954-1978
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Consistenza
buste 2
Soggetto produttore
Romanelli, Pier Luigi
Biografia
Pier Luigi Romanelli nasce a Livorno il 5 ottobre del 1922 da Carlo e Margherita Pellegrini. Dopo essersi trasferito con la famiglia a Cascina (PI), prosegue l’iter degli studi, che lo porta a conseguire nel 1947 la laurea in Scienze politiche all’Università Cattolica del sacro cuore di Milano, per poi specializzarsi alla Scuola di Biblioteconomia della Biblioteca apostolica Vaticana.
Nel 1948 torva impiego in qualità di collaboratore all’Istituto cattolico di attività sociali, dove, dopo essere entrato nell’organico effettivo nel 1955, rimane come bibliotecario presso l’Ufficio studi fino al 1958, quando l’amministrazione dell’ente passa in carico all’Azione cattolica italiana, che ne assume direttamente anche il personale. Romanelli passa così con il medesimo inquadramento alle dipendenze dell’associazione, continuando a esercitare la mansione di aiuto bibliotecario, alla quale affianca successivamente, anche se per un breve periodo, la gestione dell’archivio generale. Nel 1966 passa di livello, assumendo la responsabilità gestionale della Biblioteca, che conserva fino al 1987, quando va in pensione.
Nel corso del lungo periodo di professione con l’Azione cattolica italiana, Romanelli è impegnato assiduamente nell’associazione con l’Unione uomini, prima nella parrocchia di Santa Maria in Vallicella, poi in quella di San Gregorio VII, e a livello diocesano di Roma. Muore a Roma il 31 gennaio 2015.
Storia archivistica
Le carte, conservate da Romanelli nel suo ufficio, sono state per sua stessa volontà donate all’Istituto nel 1987, al momento del pensionamento, mantenendone l’organizzazione originaria. Nel 2011 l’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio.
Modalità di acquisizione
Donazione (1987).
Strumenti archivistici
Elenco.
Consultabilità
Il fondo è liberamente consultabile, previa autorizzazione del direttore dell’Istituto, salve le limitazioni previste dalla legislazione per la tutela del diritto alla riservatezza e all’identità personale.