Azione cattolica italiana. Presidenza nazionale, 1970-2014 (Aci-Pn)
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Consistenza
buste 1808 (ml 163)
Soggetto produttore
Azione cattolica italiana. Presidenza nazionale
Storia istituzionale
Dopo la chiusura della “fase costituente” della nuova Azione cattolica, sancita dall’approvazione dello Statuto nel 1969, il trapasso è gestito da Vittorio Bachelet (presidente generale in carica fino al 1973) e mons. Franco Costa (assistente generale in carica fino al 1972). In seguito alla II Assemblea nazionale del 1973 la responsabilità dell’associazione è affidata a Mario Agnes, presidente fino al 1980, accanto a diversi assistenti: mons. Luigi Maverna (1972-76), mons. Marco Cé (1976-79) e mons. Giuseppe Costanzo (1979-82).
Il decennio è uno dei periodi più delicati della storia dell’Aci, posta di fronte alla profonda trasformazione dell’intera società italiana, stretta tra difficoltà economiche e attacco del terrorismo, culminato negli assassini di due ex dirigenti di alto livello dell’associazione come Aldo Moro (1978) e lo stesso Vittorio Bachelet (1980). L’Aci, pur oggetto di ricorrenti polemiche sul “disimpegno” rispetto ai passaggi che segnano la vita pubblica, è confermata nella sua «singolare ministerialità» dalla nota del 2 febbraio 1976 della Conferenza episcopale italiana. Sul piano interno, è fortemente impegnata nel dare vita all’Azione cattolica ragazzi, come attenzione educativa dell’intera associazione.
Dopo il drastico ridimensionamento numerico, a partire dalla seconda metà degli anni ‘70 conosce una relativa stabilizzazione organizzativa, che si accompagna a un più qualificato orientamento programmatico, sfociato nella presidenza di Alberto Monticone (1980-1986), dopo la IV Assemblea nazionale incentrata sul tema «Costruire la comunità ecclesiale da laici, per animare da cristiani la società contemporanea». In quest’ottica, si colloca anche il lancio dei movimenti «interni»: il Movimento lavoratori di Azione cattolica (Mlac) e il Movimento studenti di Azione cattolica (Msac). La V Assemblea nazionale verte sul tema «Laici chiamati a condividere con la Chiesa le ansie e le speranze degli uomini d’oggi» (1983) e la VI sull’Aci come «Associazione di laici per la missione della Chiesa in Italia» (1986). La presidenza Monticone, affiancato come assistente generale da mons. Fiorino Tagliaferri (1982-1987), si segnala per l’insistenza sulla spiritualità laicale e il confronto con la cultura contemporanea. Va segnalato al riguardo la fondazione di un settimanale associativo, «Segno nel mondo sette», pubblicato regolarmente dal 1983.
Il successore di Monticone, Raffaele Cananzi, resta in carica dal 1986 al 1992, al fianco degli assistenti generali mons. Antonio Bianchin (1987-1989) e Salvatore De Giorgi (nominato nel 1990, dopo un periodo di affidamento dell’associazione allo stesso segretario della Conferenza episcopale italiana, Camillo Ruini). In questo periodo, c’è l’elaborazione definitiva, tra il 1988 e il 1989, del «Progetto formativo apostolico unitario», inteso come strumento imprescindibile per l’attuazione dello Statuto, stabilendo una base comune per la formazione degli aderenti all’associazione. Esso trova poi ulteriore declinazione negli specifici «progetti» del Settore adulti, del Settore giovani e dell’Acr. Nel contempo, si potenzia anche il panorama della stampa associativa, con la comparsa di «Nuova responsabilità» (1987), rivista esplicitamente dedicata ai responsabili, e il lancio della nuova serie di «Orientamenti sociali», già edita in passato dall’Icas, che dal 1989 è curata congiuntamente dall’Istituto Paolo VI e dall’Istituto Vittorio Bachelet, fondato a sua volta con lo scopo di studiare i problemi sociali e politici alla luce della dottrina sociale della Chiesa e per fornire all’associazione «dati di conoscenza, criteri di analisi, valutazioni e orientamenti».
Dopo l’VIII Assemblea nazionale del 1992 è stato nominato presidente Giuseppe Gervasio. Nel 1998 si è tenuta la X Assemblea, in seguito alla quale si è avuta la nomina di Paola Bignardi alla presidenza nazionale. Nel corso del suo mandato (1998-2005), l’AC ha avviato il processo di rinnovamento, che ha avuto come esito la modifica dello Statuto, approvata dall’Assemblea straordinaria del 2003, e l’elaborazione di un nuovo progetto formativo. Nel 2005, in coincidenza con l’ascesa al soglio pontificio di Benedetto XVI, si è celebrata la XII Assemblea nazionale, che ha portato alla nomina di Luigi Alici alla presidenza, rimasto in carica fino al 2008, quando ha passato il testimone a Franco Miano. Chiuso il suo mandato, dal 2014 è presidente Matteo Truffelli.
Storia archivistica
La documentazione è stata versata periodicamente dal soggetto produttore al suo archivio di deposito, che si è incrementato costantemente. L’archivio continua ad accogliere il materiale documentario dell’Azione cattolica italiana nelle sue diverse articolazioni.
Modalità di acquisizione
Deposito.
Consultabilità
Il fondo, non ancora ordinato, è fuori consultazione.
Bibliografia
Vittorio De Marco, Storia dell’Azione cattolica negli anni Settanta, Città Nuova, Roma 2007.
Giorgio Vecchio (a cura di), L'Azione cattolica del Vaticano II. Laicità e scelta religiosa nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta, Ave, Roma 2014.
Raffaele Cananzi, Paolo Trionfini (a cura di), Il Concilio in azione. L'Azione cattolica e la ricezione del Vaticano II nelle Chiese d'Italia, Roma, Ave, 2019.
Simona Ferrantin, Paolo Trionfini (a cura di), L’Azione cattolica italiana nella storia del Paese e della Chiesa (1868-2018), Roma, Ave, 2021.