Don Zama nella Chiesa e nella società del Novecento
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Gaetano Crociata e Paolo Trionfini (a cura di)
Roma
Studium
2012
È uscito per le Edizioni Studium il volume Don Zama nella Chiesa e nella società del Novecento, a cura di Gaetano Crociata e Paolo Trionfini, che porta a conclusione un progetto di ricerca promosso dall’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI e dalla Fondazione Fuci. Il volume ripercorre, attraverso l’apporto di qualificati studiosi, l’intera parabola biografica di «don» Antonio Zama, ricostruita attingendo al fondo archivistico dello stesso Zama, custodito presso l’Isacem.
Il profilo di Zama viene inquadrato incisivamente nel saggio introduttivo di Alberto Monticone, che ne mette in luce il rilievo avuto nella storia religiosa e civile del Novecento italiano. Ulderico Parente si concentra sulla stagione della formazione nella Chiesa di Napoli dell’arcivescovo Alessio Ascalesi. Emilio Salvatore approfondisce la figura di biblista che si consuma tra «la cattedra e la gente». Il contributo di Paolo Trionfini si sofferma sul lungo assistentato fucino, che si dipana dal 1949 al 1967, sulla scia dei “grandi” assistenti degli universitari cattolici, da Montini a Costa, fino a Guano.
Luca Rolandi delinea l’apporto di Zama nella ricezione del Vaticano II, come «vescovo del Concilio e per il Concilio», offrendo l’ideale testimone alla corposa ricostruzione del decennio (1967-1977) come ausiliare di Napoli, proposta da Roberto Violi. Il periodo dell’episcopato alla guida delle diocesi di Sorrento e di Castellammare di Stabia (1977-1988) è stato indagato da Antonio Cioffi, che ha messo in evidenza il peculiare stile di governo di Zama.
Francesco Sportelli ha messo a fuoco con taglio originale la partecipazione di Zama alle istituzioni collegiali della Conferenza episcopale italiana e della Conferenza episcopale campana, nell’effervescente stagione del post-concilio. A Ernesto Preziosi si deve l’approfondimento del ruolo esercitato all’interno del comitato istituito per «assistere» l’Università Cattolica del sacro cuore nel momento delicato del suo rinnovamento statutario.
L’ideale ricostruzione biografica è sviluppata sulla base di una ricca documentazione, in particolare valorizzando il fondo archivistico dello stesso Zama, di cui offre un’accurata panoramica Simona Ferrantin.
Nell’insieme, emerge un profilo a tutto tondo della figura di «don» Antonio Zama, nel contesto delle trasformazioni della Chiesa e della società civile nel corso del Novecento.
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