Armida Barelli
Versione stampabile
1 Gennaio 2012 - 1 Gennaio 2015
L’Isacem-Istituto per la storia dell’Azione cattolica e del movimento cattolico in Italia Paolo VI ha avviato nel 2012, in occasione del 60° anniversario della morte, un progetto di ricerca sulla figura di Armida Barelli, che si è articolato in diverse fasi. Come veniva comunemente chiamata, la «sorella maggiore» è stata fondatrice e a lungo presidente della Gioventù femminile di Azione cattolica (1919-1946), attivamente impegnata nella costituzione dell’Università Cattolica del sacro cuore, di cui fu ininterrottamente “cassiera”, promotrice dell’Istituto secolare delle missionarie della regalità di Cristo, assumendo un ruolo di rilievo nella storia religiosa e civile dell’Italia contemporanea.
Eppure, alla rilevanza della figura, non ha corrisposto un adeguato interesse della storiografia, che ha ceduto il passo a ricostruzioni per lo più di occasione nel tenere viva la memoria della «sorella maggiore».
La ricerca, pertanto, vorrebbe colmare questo vuoto, approdando a una ricostruzione scientificamente fondata, in grado di restituire, attraverso una pubblicazione, un profilo complessivo di Armida Barelli.
Il progetto, che si è collegato anche a una ricerca promossa dall’Istituto di studi politici S. Pio V, in una prima fase si è concentrato sulla sistemazione del Fondo Armida Barelli, non ancora inventariato presso l’Isacem. È seguito il controllo e il restauro delle collezioni complete delle testate promosse dalla Gf. Inoltre, si è provveduto alla catalogazione dell’intera serie delle pubblicazioni edite dal ramo giovanile femminile dell’associazione.
Il progetto ha conosciuto un ulteriore passaggio con la riedizione, in forma critica, delle memorie La sorella maggiore racconta..., a cura di Simona Ferrantin e Paolo Trionfini.